Motorola RAZR: smartphone Android potente, resistente e sottile 7,1 mm

L’universo degli smartphone Android sta per accogliere un nuovo super terminale, stavolta targato Motorola Mobility. Per l’occasione, l’azienda statunitense ha riesumato (non a caso, come avrete modo di leggere) un marchio che risulterà certamente suggestivo alle orecchie di molti: il nuovo terminale porta infatti il nome di Motorola RAZR.

I cellulari appartenenti alla linea RAZR di Motorola si sono sempre contraddistinti per il loro spessore ridotto, e il nuovo arrivato non è da meno: lo smartphone presenta uno spessore di soli 7,1 mm candidandosi come smartphone più sottile sul mercato, a fronte di un peso di 127 g. Come da tradizione, anche i materiali sono nobili: alluminio, fibre KEVLAR, vetro Corning Gorilla Glass a protezione dello schermo e rivestimento idrorepellente per ogni componente (comprese schede elettriche interne).

La dotazione hardware non è da meno: schermo da 4,3" con tecnologia Super AMOLED Advanced e risoluzione qHD (960x540 px); processore dual core da 1.2 GHz; 1 GB di RAM; fotocamera anteriore con registrazione video HD a 720p; fotocamera posteriore da 8 Megapixel con flash LED, stabilizzatore immagine e registrazione video FullHD (1080p); memoria integrata da 16 GB con slot di espansione Micro SD; batteria da 1800 mAH (non rimovibile). La connettività vanta l’HSDPA fino a 14.4Mbps (LTE nella versione americana), Wi-Fi, DLNA, A-GPS e Bluetooth 4.0. Dal punto di vista software troviamo poi Android 2.3.5 Gingerbread (aggiornabile in futuro a Ice Cream Sandwich), nonché due applicazioni proprietarie preinstallate: “Azioni Intelligenti” consente di automatizzare determinate attività e risparmiare in termini di batteria; “MotoCast” permette un accesso rapido e sicuro a foto/video/file presenti sul proprio computer.

Il Motorola RAZR arriverà in Italia a Novembre e sarà accompagnato da tutta una serie di accessori quali Lapdock, Dock multimediale e tastiera Bluetooth. Che dire, davvero un gran bel terminale questo Motorola, non credete?