Lo scontro tra Google e Cina sta per giungere al termine e si consuma con un’ultima mossa da parte del gigante di Mountain View. La società del motore di ricerca più famoso al mondo non ha paura di affrontare la potenza cinese e decide di rimuovere i filtri presenti nel proprio motore di ricerca in Cina, rendendo disponibili molti contenuti fino ad ora vietati.
Da qualche giorno il popolo cinese può accedere a contenuti censurati che riguardano i movimenti per l’indipendenza e gradi avvenimenti storici, uno tra tutti la Protesta di piazza Tiananmen. La foto del ragazzo che ferma i carri armati è normalmente visualizzabile, mentre prima era irraggiungibile a causa della censura.
La mossa è quasi sicuramente l’ultimo atto di Google che, pur contro i propri profitti, resta fedele alle proprie politiche senza fare marcia indietro, nemmeno davanti alla potenza cinese.
Secondo quanto riportato in un articolo apparso su “La Repubblica“, Google dovrebbe lasciare definitivamente la Cina il 10 Aprile, rendendo inaccessibile il dominio Google.cn. La notizia era nell’aria, già una settimana fa si era detto che la società di Mountain View avrebbe abbandonato la Cina al 99.9%.
La presa di posizione di Google fa onore a tutti i suoi dipendenti. Nonostante il mercato cinese sia una miniera d’oro, la società va contro i propri interessi a favore della libertà di espressione e sicurezza del Web.