Come è accaduto per gli aspiranti videomaker attraverso piattaforme di video sharing come Youtube e per gli aspiranti giornalisti tramite i blog, molti artisti che non hanno avuto la possibilità di mostrare le proprie opere in qualche galleria d’arte hanno deciso di ripiegare (e farsi conoscere) su altri canali a tema, tra cui il celebre DeviantArt.
Quello che vi andremo a presentare oggi è una piattaforma particolare, che va controcorrente nel presentare i propri contenuti: NeonMob.
Lanciato nel lontano 2012, a differenza del già citato DeviantArt, il servizio fa leva sulla “rarità” delle opere pubblicate dai singoli artisti: da un punto di vista pratico, una volta creato il proprio profilo, è possibile ottenere delle opere (rigorosamente categorizzate per tema) o acquistando dei pack tramite la valuta virtuale o scambiando quelle possedute con gli altri: nel primo caso, se l’artista garantisce che le sue opere saranno esclusive su NeonMob guadagnerà dal 70% dei ricavi, altrimenti il 30%. In più i disegni sono caratterizzati da una classificazione basata su quanto essi siano rari o meno, in modo da acquisire un valore maggiore in base alla loro diffusione tra gli utenti.
In tal modo, assicura il team, attraverso “la scarsità” di materiale causata dal modello offerto dalla piattaforma (il contrario di ciò che accade altrove dove invece le proprie opere sono disponibili a tutti) aiuta gli artisti stessi: sia in termini di ritorno economico (soprattutto se le proprie opere sono esclusivamente su NeonMob) sia in termini di visibilità (in quanto attualmente vi sono 4.8 milioni di utenti).
Provare non costa niente, anzi pensiamo che vi divertirete a scambiare le vostre opere con altre!